Lettere dal mondo 2014
Natale 2014 – Renato Trevisan
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO 2015!
Cinque volti di 5 bambini dei 5 continenti… É il mondo intero attorno alla SACRA FAMIGLIA, attorno allo stesso Figlio di Dio, SIGNORE DEL MONDO, di tutti i mondi!
Dovendo scegliere un bimbo che rappresentasse il Gesú Bambino delle Americhe, mi é venuto spontaneo scegliere un piccolo indio Kayapó.
É lui, é quello con la bocca e il mento dipinti di rosso (colore vegetale) e con la testa rasata al centro e dipinta di nero sfumato (sempre con colore vegetale).
Il volto nel suo insieme parla per gli indios kayapó: la testa serve per pensare bene e la bocca parlare meglio! BUON NATALE DA PARTE DEL PICCOLO INDIO KAYAPÓ. BUONE FESTE!… da parte miaPe. Renato Trevisan s.x.
Natale 2014 – Lucia Comberlato
Il Natale non va e viene
Il Natale è e rimane.
365 giorni all’anno di Natale.
365 giorni di amore e di pace.
Ogni lacrima asciugata è Natale.
Ogni gioia condivisa è Natale.
Ogni amicizia offerta è Natale.
Ogni conflitto risolto è Natale.
Ogni gesto di tenerezza è Natale.
Ogni incontro e ogni aiuto è Natale.
Noi ci limitiamo a celebrare il Natale.
Siamo veramente Natale.Carissimi,
con questa mia colgo l’occasione per invitarvi a unirci nella preghiera, che ci porta nel cammino verso il Natale, per chiedere al Signore nella Notte Santa che ci doni la pace.
Non c’è Augurio migliore della Parola che si fa Luce e Vita per brillare sul volto dell’umanità sconvolta e sofferente da tante calamità.
La pace e la gioia di Gesù Salvatore sia in ciascuno di voi con infinite grazie e tante benedizioni per tutto il Nuovo Anno 2015.
Sempre vi ricordo e vi auguro ogni bene, il mio affettuoso abbraccio e tanti cari saluti.Sr. Lucia Comberlato
3 aprile 2014 – Danilo Lago
Carissimi amici,
è un bel po’ di tempo che non ci sentiamo.
Presto celebreremo la festa più importante per noi cristiani, la Pasqua.
Qui in Brasile ci si prepara alla Pasqua con un movimento di sensibilizzazione che chiamiamo de “campanha della fraternità” che ci invita non solo a una trasformazione personale, ma ci invita a pensare contemporaneamente a situazioni dove la vita non è rispettata e peggio ancora eliminata.
Noi cristiani siamo chiamati a trasformare il sogno di Dio (il regno di Dio) in realidade. Celebrare la Pasqua, la nuova vita che Cristo ci propone, è un compromesso, un impegno per lavorare e realizzare questa nuova società.
Ogni anno la Chiesa sceglie un tema che ci aiuta a riflettere sulla nostra realtà.
Quest’anno la Chiesa del Brasile ci invita a riflettere sul traffico di persone e contro il lavora schiavo.
Qui in Brasile sono realtà che infelicemente esistono anche oggi. Il traffico di persone é una realtà difficile da scoprire, ma sfortunatamente esiste ed é molto presente nel nostro immenso Brasile. Il Lavoro schiavo è un po’ più facile da vedere.
Come voi sapete io lavoro in una Commissione Episcopale che si preoccupa dei lavoratori, dei contadini. E’ da anni che noi della CPT lavoriamo e ci preoccupiamo di molti nostri contadini che cadono nelle mani dei “fazendeiros” e si ritrovano schiavi. São Felix do Xingu (dovo io lavoro) per vari anni é stato il municipio leader in lavoro schiavo ed é tuttora uno dei più nominati. Qui in São Felix abbiamo le maggiori fazendas del Brasile e quando si parla di fazendas si parla in molti casi di schiavitù.
Non sembra vero, ma a tutt’oggi molti sono trattati ancora come schiavi.
Il mese scorso la Comissione, che va in loco per verificare le denunce che riceve e constatare il modo come sono trattati i lavoratori, ha constatato che nella fazenda di un grande fazendeiro qui di São Felix i suoi lavoratori erano trattati come schiavi !!!
Qui da noi passano molti lavoratori che se non sono trattati come schiavi non sono rispettati nei loro diritti.
Questo mio lavoro mi entusiasma.
Sto pensando … e sarà che da voi lì in Italia non esistono condizioni simili???
Noi cristiani dovremmo avere una preoccupazione speciale e un occhio vivo per scoprire queste realtà di esplorazione. Il nostro motto della CPT in questo campo di prevenzione è ” de olho aberto para nao virar escravo – di occhio aperto per non essere schiavo”.
Buona Pasqua a tutti.Danilo